Treno, lusso, guerra: George Pullman

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Vettura letto americana (Pullman)


Il treno è stato una straordinaria invenzione tecnologica dell’Europa ottocentesca: invenzione che rivoluzionò i trasporti e le comunicazioni terrestri e che cambiò anche i costumi della gente comune. Il suo paese d’origine è l’Inghilterra per via del celebre viaggio del primo treno passeggeri inglese, che il 27 settembre del 1825 coprì la distanza fra la cittadina di Stockton ed il centro minerario di Darlington alla notevole – per quei tempi - velocità di 20–30 km orari.
Il treno, nato soprattutto in prossimità di miniere per risolvere il problema del trasporto di carichi pesanti, dopo il 1830 – anno della inaugurazione della ferrovia inglese Liverpool-Manchester - si prestò a diventare, accanto alle strade ed ai canali, una delle più importanti infrastrutture dei paesi d’Europa e di altri continenti.
Parlando di treni passeggeri, occorre ricordare che le prime vetture erano decisamente scomode: carrozze poco protette, se non del tutto scoperte e quindi esposte alla pioggia, al vento ed al fumo della locomotiva a vapore. Inoltre si viaggiava fra gli energici scossoni provocati da vetture rigide, non ancora dotate di telai con molle. Insomma spostarsi in treno non era un’agevole passeggiata, ma tali erano il vantaggio e l’utilità di viaggi veloci che la ferrovia fu subito un grande successo.

AL DI LA’ DELL’ATLANTICO
Sempre attorno al 1830, anche al di là dell’Atlantico, gli Stati Uniti d’America non tardarono a cogliere tutti i vantaggi del treno. Dovendo costruire un paese giovane e in via di sviluppo, gli americani legati alla cultura anglo-sassone dell’Inghilterra si servirono della ferrovia per collegare gli estesi territori che coprivano gran parte di un intero continente: l’America Settentrionale. La rapidità delle comunicazioni ferroviarie favorì l’unione degli stati numerosi e lontani, che via via si aggregarono ai 13 stati della costa atlantica, da cui era iniziata la grande storia americana.
Nei primi decenni le ferrovie americane si svilupparono disordinatamente e troppo in fretta: le rotaie erano di legno e di metallo avevano solo fasce di protezione; anche i ponti ferroviari erano di legno e costruiti in modo approssimativo; gli incidenti non erano un fatto insolito. Ma il treno era considerato un mezzo irrinunciabile e poco per volta fu perfezionato al punto che, dopo pochi decenni, la tecnologia ferroviaria americana venne presa in considerazione anche dai più esigenti costruttori europei. Già negli anni ’40 industrie americane di Filadelfia vendevano locomotive agli europei; nel 1867 ottennero un buon successo all’esposizione internazionale di Parigi sempre le locomotive americane. Queste erano anche in grado di colpire l’immaginazione degli europei, soprattutto quelle che percorrevano i selvaggi territori del Far West e che disponevano di curiosi accessori, come i famosi “acchiappavacche”.

TRENO E LUSSO
Proprio nel settore dei treni passeggeri vennero dall’America importanti novità, che univano alla velocità ed ai vantaggi pratici il comfort e il piacere di viaggiare. Si diffusero le vetture salone di George Mortimer Pullman e viaggiare senza rinunciare alle buone abitudini di riposare in un letto comodo o di consumare un buon pasto divenne una realtà. L’industriale Pullman, l’ideatore dei vagoni-letto e dei vagoni-ristoranti, divenne il “re dei vagoni” e per i viaggiatori il salto di qualità fu grandissimo.
Per comprendere questo salto riporto dati - tratti da una rivista del Touring Club Italiano pubblicata nel lontano gennaio 1909 -, che riguardano gli avvertimenti rivolti ai clienti della ferrovia Liverpool – Manchester. Nell’Inghilterra del 1844 per andare in treno da Liverpool a Manchester era necessario sapere quanto segue:
“Chi ha l’intenzione di viaggiare deve avvisare l’agente di stazione 24 ore prima, indicando il suo nome ed indirizzo, il luogo di nascita, l’età e il motivo del viaggio”. “I treni, che non giungono a destino prima di notte, sono ricoverati – in poche parole si fermano per tutta la notte -… ed i viaggiatori dovranno procurarsi l’alloggio a loro spese”. “La Società non risponde del bagnamento dei bagagli posti sull’imperiale delle carrozze”.
Avvisi che, oggi, hanno dell’incredibile sia per la qualità del servizio offerto, sia per certi termini che il treno aveva preso in prestito dalle diligenze, alle quali faceva concorrenza in quegli anni. Infatti nei primi treni i bagagli venivano collocati sul ripiano esterno dei tetti delle carrozze: ripiano chiamato, proprio come nelle diligenze, “imperiale”.
Bastarono, però, alcuni decenni di miglioramenti e già nella seconda metà dell’Ottocento i viaggi in treno non solo furono più comodi, ma comparvero anche i treni di lusso. Questi furono concepiti e realizzati in America, come già detto, da George Pullman, il quale si preoccupò di costruire carrozze passeggeri che scorrevano senza vibrazioni, ben costruite su meccanismi di ammortizzatori in modo che scosse e rullii fossero minimi. Inoltre riorganizzò gli spazi interni e, in alternativa alla carrozza inglese che era divisa in scompartimenti, introdusse la carrozza americana a corridoio arredata da belle poltrone, che si trasformavano in letti di notte e ritornavano sedili di giorno. Pullman iniziò nel 1859 a perfezionare il progetto di questi sedili convertibili e nel 1864 produsse un completo vagone letto, il cui costo però era alto e molto superiore a quello di una carrozza normale. Ma la grande storia degli Stati Uniti d’America intervenne nella piccola storia del treno.

TRAGICI FATTI DI STORIA: GUERRA DI SECESSIONE
Gli anni in cui Pullman gettò le basi della sua industria ferroviaria coincisero con la terribile guerra di secessione, iniziata nel 1861 e terminata nel 1865.
Gli Stati Uniti erano uno stato federale, ossia una unione di tanti stati, che a metà dell’Ottocento erano distribuiti su gran parte del territorio dell’America settentrionale, dalla costa dell’Atlantico fino a quella del Pacifico. Non pochi erano i contrasti fra questi stati, tanto numerosi e tanto diversi fra loro, ed in particolare era netta la differenza fra gli industrializzati stati del Nord-Est ( per es. Michigan, Illinois, Pennsylvania o altri ancora), e quelli del Sud caratterizzati dall’economia di piantagione (per es. Virginia, le due Caroline o altri). Nelle piantagioni prevalevano lavoratori neri africani, ridotti in schiavitù per produrre cotone, tabacco, zucchero, cereali. Gli stati del Sud praticavano quindi una economia schiavista, come avveniva anche nel Centro e in parte del Sud America, in un’epoca in cui era diffusa la convinzione che in paesi dai caldi climi tropicali o sub-tropicali si potesse usare solo manodopera nera per lavori faticosi. Gli stati del Nord, invece, erano sorti sulla spinta o di liberi agricoltori bianchi o di imprenditori bianchi diventati capitani d’industria. Questi ultimi dovevano seguire gli andamenti ciclici della produzione industriale, che ora aumentava ora rallentava, e per questo preferivano completa mobilità all’interno di una manodopera costituita da bianchi, che si assumevano o si licenziavano con più facilità dei lavoratori schiavi.
Poco conciliabile era il contrasto fra le due economie. Quando dopo la conquista del Far West fu completata l’occupazione del continente dall’Atlantico al Pacifico, gli attriti fra stati del Sud e quelli del Nord aumentarono nel momento di stabilire se e quali nuovi territori avrebbero seguito l’economia libera delle industrie o quella schiavista delle piantagioni. L’America si trovò divisa in due: il Sud schiavista e sostenitore in politica del partito democratico da una parte; dall’altra il Nord antischiavista e legato al partito repubblicano. La situazione precipitò nel 1860, quando fu eletto alla più alta carica dello stato federale, ossia divenne presidente degli Stati Uniti, un politico di grande capacità, espressione del partito repubblicano: Abraham Lincoln. Nel dicembre dello stesso anno, iniziò la secessione del Sud, che ruppe i vincoli di unità con gli Stati Uniti e costituì la Confederazione degli stati del Sud. Si scatenò così una guerra durissima, molto distruttiva, che mise in campo le armi più moderne, dai fucili di precisione alle mitragliatrici, alle prime navi corazzate: un massacro che insanguinò il paese. Vinsero gli stati più industrializzati, quelli del Nord, e Lincoln fu rieletto presidente, ma di lì a poco venne assassinato da un sudista, in un teatro di Washington, il 15 aprile 1865.
Proprio la morte di Lincoln segnò l’ingresso del vagone letto di Pullman nella grande storia. Pullman mise a disposizione una sua “sleeper”, o “palace car”, per trasferire le spoglie del presidente da Washington a Springfield, luogo in cui Lincoln aveva iniziato la sua brillante carriera di avvocato. Dopo un evento così importante per gli Stati Uniti, la produzione di vagoni letto ebbe un’impennata, nonostante i costi elevati, ed i treni di lusso si diffusero in America ed anche in Europa. Dal vagone letto si passò ad altre vetture dotate di ogni comodità, dal ristorante al vagone-toilette: i viaggi in treno divennero anche un fatto turistico, riservato ovviamente soltanto ad una clientela facoltosa.




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