Francia fra Seicento e Settecento, manifatture Gobelins
![]() È un telaio in verticale, adatto per grandi tele come gli arazzi. Ben visibili sono i fili dell’ordito, posti longitudinalmente, mentre i fili della trama arrotolati sui fusi s’intrecciano orizzontalmente con l’ordito grazie all’abilità del tessitore. Sopra il tessitore si vedono i licci: aste di legno che, collegate ai fili d’ordito, li separano alternativamente quando vengono abbassate e alzate. Formano fra un filo e l’altro il “passo d’ordito”, ossia quello spazio sufficiente per far passare il fuso con il filo di trama. La tavola sulla tessitura, tratta dall’Enciclopedia Francese del Settecento, rimanda al secolo precedente, quando il ministro di Luigi XIV Jean-Baptiste Colbert (1619-1683), dà notevole impulso all’artigianato di lusso. Nel Seicento sorgono in Francia non poche manifatture di tappezzeria sia ad alto sia a basso liccio: nell’alto liccio la tela è posta in verticale, come vediamo nell’illustrazione, e richiede un lavoro più impegnativo; nel basso liccio la tela è lavorata in orizzontale e più velocemente. L’alto liccio è adatto ad arazzi di grandi dimensioni, impreziositi da figure e paesaggi, veri e propri quadri fatti di fili. Manifatture ad alto e basso liccio operano nei centri di Beauvais, Aubusson, Felletin; ma quella che si distingue maggiormente sorge a Parigi con i fratelli Gobelins. L’arte delle grandi tele, e dei tappeti, proviene dal Levante; giunge in Europa dopo le Crociate – secoli XI e XIII – ad opera di inglesi e fiamminghi. Quando si diffonde in Francia ottiene livelli di grande bellezza. Il colbertismo Colbert, nominato dal re Luigi XIV Controllore Generale delle Finanze, ossia ministro dell’economia e delle finanze, segue il principio “che in uno Stato non vi è che l’abbondanza di denaro a renderlo diverso per grandezza e potenza”. Questo ricorda una teoria già diffusasi nel secolo precedente, il mercantilismo; ma Colbert non è per nulla un teorico, è invece un solerte funzionario al servizio della monarchia assoluta, che mostra in Francia una delle sue manifestazioni più grandiose e… anche costose. Proprio per creare “l’abbondanza di denaro” sono favorite le esportazioni, che portano moneta straniera in Francia, e limitate le importazioni, che fanno uscire moneta francese verso paesi stranieri. Per aver in attivo questa bilancia commerciale del paese, Colbert promuove con sovvenzioni e privilegi statali l’artigianato di lusso, produttore di merci pregiate molto apprezzate e vendute a caro prezzo. Questo “statalismo” che è l’attivo e vigile intervento dello stato in economia, noto anche come colbertismo, ha come obiettivo l’accumulo di denaro necessario per un forte esercito e per la politica di potenza di Luigi XIV, il Re Sole. La fabbrica di Gobelins Nasce così la fortuna dei fratelli Gobelins. Costoro si affermano come tintori e attorno al 1450 si stabiliscono a Parigi, dove nel sobborgo Saint Marceau, vicino a un fiume, erigono una fabbrica che produce un bel colore rosso scarlatto. La impresa è gestita dai Gobelins fino al 1510, poi subentrano nuovi padroni che mantengono nome e alta qualità dei prodotti. Sono inoltre sovvenzionati dal re Enrico IV per passare ad una manifattura di alto liccio. Con la morte del sovrano si trovano in difficoltà e per le alte spese la loro impresa è detta “la pazzia dei Gobelins”. In seguito solo con gli aiuti statali del Colbert decolla saldamente la manifattura tessile dei Gobelins. Nel 1667 nasce l’Hotel Royal des Gobelins, dove si producono tessuti, arazzi, tappeti: tutti di alta qualità e di alto prezzo. Colbert pretende il meglio e a sostegno della manifattura crea una Scuola d’Arte, dove si formano i più preparati artigiani e disegnatori e si attirano anche lavoratori da Firenze. Dirige l’impresa un grande pittore quale Charles Le Brun e nascono famose tele che ritraggono le battaglie di Alessandro Magno o le quattro stagioni o la vita del re Luigi XIV. Sono arazzi pregevoli per i disegni, i colori e le sfumature che, in questo periodo, superano i prodotti d’Italia, Fiandra, Inghilterra. Il lusso Il lusso affascina non solo re, ma anche grandi nobili e alti funzionari del regno. Per questo lo stato francese diventa produttore di lusso, dove impone réglements - rigidi regolamenti- e precisi criteri di qualità. E’ in lotta contro analoghe produzioni straniere, provenienti da Olanda, Inghilterra e anche da centri italiani, come il Milanese. Questo vuole con determinazione - e non sempre con acume – il Colbert che vede nel commercio una vera e propria guerra combattuta fra nazioni manifatturiere. Colbert, non diversamente da quanti lo hanno preceduto, trova in campo economico dei rivali da superare: per la Francia prima sono stati gli artigiani italiani, poi gli inglesi e soprattutto gli olandesi, contro cui la Francia combatte fra il 1672 e il 1678 una vera guerra armata. Tuttavia non è facile bloccare la circolazione delle merci: il contrabbando è sempre in agguato. Non si dimentichino poi le preziose merci della Cina, che tormentano i sonni di Colbert: sono una pericolosa emorragia di moneta sonante dalla Francia all’Oriente. Se per alcuni Colbert ha grandi meriti, il Boileau dice che Colbert ha reso la Francia operosa, in realtà questi è stato più tenace che acuto. E’ un perfetto burocrate attento alle finanze dello stato; non ha la competenza tecnica di un artigiano, né la lungimiranza di un commerciante. Sul tempo la sua politica economica, che stabilisce dettagliatamente regole e processi di fabbricazione, si è rivelata poco fruttifera, impedendo di progredire nelle innovazioni. Per questo il nome dei Gobelins, anche se ha mantenuto il suo valore, non è rimasto in cima alla produttività del tessile. Piccolo excursus: verso la monarchia assoluta Fine del Cinquecento: Re Enrico IV; sovraintendente alle finanze è un protestante, il Duca di Sully che segue il mercantilismo e risana le finanze del paese. I Gobelins ottengono le sovvenzioni dal sovrano. Prima fase del Seicento: Re Luigi XIII; ministro dotato di pieni poteri è il Richelieu, uno degli artefici della monarchia assoluta. I Gobelins non hanno l’appoggio finanziario del sovrano. Periodo di Mazzarino: dopo la morte di Luigi XIII, ha pieni poteri il Cardinal Mazzarino che rafforza la monarchia assoluta. Ultima fase del Seicento: Luigi XIV è il Re Sole, massima espressione dell’assolutismo; ministro dell’economia è Colbert. Inizia la fama dei Gobelins. |
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